Inaugurata Sabato 23 settembre alla galleria Biffi Arte di Piacenza (in via Chiapponi, 39 – ingresso libero) la mostra curata da Eleonora Bagarotti The Kids Are Alright. 60 anni di The Who, con immagini inedite e ufficiali, riviste, oggetti da collezione e opere d’arte di artisti contemporanei su una delle più grandi band rock and roll di tutti i tempi.
Una parte dell’esposizione è, dunque, dedicata ad alcune opere realizzate da artisti contemporanei, espressamente realizzate per la mostra, uniti dall’amore per gli Who e per la loro musica: Marco Botti, Francesco Cabras, Francesco Cervelli, Andrea Clanetti, Gianluigi Colin, Mauro Di Silvestre, Matt Dillon, Danilo Filios, Maria Assunta Karini e Francesco Paolo Paladino, Francesca Orelli, Silvia Rastelli, Natalia Resmini, Corrado Sassi, Scimon e Kosmo Vinyl. E’ stato inoltre realizzato un catalogo, presente in mostra, i cui proventi andranno al Teenage Cancer Trust, progetto benefico sostenuto dagli Who. Le immagini fotografiche inedite sono a cura dei fotografi Francesco Cabras, Filippo de Orchi, Francesco Lucarelli, Leonardo Rescic ed inoltre dei giornalisti e scrittori Carlo Massarini e Gabriele e Marco Zatterin.
Insieme ai Beatles e ai Rolling Stones, gli Who formano la trinità del rock. In 60 anni di attività la band britannica capitanata dal chitarrista e songwriter Pete Townshend ha coniato l’espressione power pop, cavalcato la sottocultura mod, definito il genere della rock opera con Tommy e Quadrophenia, regalato al pubblico concerti incendiari al fianco del cantante Roger Daltrey, del bassista John Entwistle e del batterista Keith Moon. Le canzoni di Townshend hanno dato voce all’impeto, alla rabbia e alla disperazione dei giovani e della working class, con inni leggendari come My Generation e Won’t Get Fooled Again, ma nel tempo hanno affrontato anche temi come la ricerca spirituale, la riflessione sull’invecchiamento e sul ruolo della musica. Attraverso i film tratti dalle rock opere, le copertine degli album e il ruolo primario nel movimento mod, gli Who sono stati i portavoce di un’Estetica e di una Visione artistica che hanno anticipato l’avvento di Internet e dell’Intelligenza Artificiale nel mondo della musica e dell’arte.