The J. & F. Band – Star Motel
Long Song Records - 2024 2CD

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Ci deve essere qualcosa di semplicemente magico in casa Long Song Records. Ci deve essere per forza, perchè non riesco a spiegarmi come questo quarto album di un combo che sembra essere formato da amici che vanno in sala di registrazione, ancora ai Firehouse 12 di New Heaven in Connecticut come era avvenuto per il precedente Me & the Devil (2021) , che non paiono aver intenzione di rispettare alcun clichè o un’idea base che faccia da traccia alla quale attenersi nella realizzazione di un album, per dare spazio ad una incontenibile e devastante potenza, libera da schemi, con il solo obbiettivo di dare spazio al desiderio di musicisti che paiono essere incontenibili, di suonare canzoni molto lontane dal classico concetto che normalmente definisce le tracce di un disco. Partiamo allora con ordine dalla copertina del disco, emblema perfetto di un disco che già da li un’idea del percorso che andremo scoprendo nel corso di un viaggio tra le pazze highways americane, lunghe, talvolta malmesse, ma affascinanti ed in grado di raccogliere tutta l’iconografia classica del viaggio stesso, potrebbe darla, spaziando  dal blues di Chicago del Nord-Est, con la Route 66, al funk del Sud, proseguendo verso Ovest fino a L.A. passando per Nogales, in Arizona, per incontrare il fantasma di Mingus e le sue visioni, per tornare attraverso le Grandi Pianure dove il Rez è lo stile di vita di molti. L’arrivo è dove tutto è cominciato, nel Sud-Est del paese e delle vibrazioni funky.

Si parte da Route 66 scritta da Bobby Troup e riproposta in centinaia di versioni  da artisti di ogni dove. Qui l’arrangiamento è di Joe Fonda che rallenta l’andamento del pezzo, dilatandolo, e di conseguenza rendendolo una sorta di jam che si sviluppa in oltre nove minuti che fungono da biglietto da visita per un disco che inizia così a scoprire le proprie frecce. La title track è opera di Bobby Lee Rodgers, un musicista che apprezzo in modo particolare. Da quando è diventato parte di questo progetto il suo apporto si è dimostrato decisamente apprezzabile. E se in Me and the Devil era presente con la sua chitarra in due tracce, qui raddoppia la presenza musicale, e contribuisce con tre ottimi pezzi di suo pugno (Star Motel, Formula One e Lighthouse), che sono un tuffo rigenerante in una musica senza confini che apre la mente e purifica corpo e spirito. You Got Me Running è un lungo viaggio trascendentale. Il pezzo scritto da Jimmy Reed si dilata oltre i quindici minuti passando dal blues al rock al jazz in un caleidoscopio musicale pregevole. Take the Highway è di Toy Caldwell, chitarrista autore di un bellissimo album pubblicato nel 1992, giusto un ano prima della morte, ma noto ai più per essere stato uno dei perni della Marshall Tucker Band. L’originale era l’opening track del primo album della MTB pubblicato nel 1973. Questa versione, arrangiata di Tiziano Tononi rende un’omaggio abbacinante per bellezza alla composizione originale, arricchendola di una sensibilità e finezza compositiva di rara efficacia. In chiusura del primo CD ecco un richiamo a band come Little Feat, ma non solo,  con il groove sincopato ed inarrestabile di Lighthouse.

Il secondo CD si apre con tappa a Nogales, città ai confini del Messico nella quale nacque Charles Mingus nel 1922. Sono una trentina di minuti che suonano come una sorta di degna celebrazione a questo gigante della musica jazz del secolo scorso. Un percorso musicale questo dedicato a Mingus che alterna composizioni scritte ed arrangiate da Tononi, a quelle proprie di Mingus. Addentrarsi nei meandri di queste tracce è doveroso, vuoi per aprire i sensi ad un artista amatissimo da tanti musicisti (ricordo banalmente Joni Mitchell), vuoi per la capacità, propria di pochi, di traghettare l’ascoltatore in mondi anche lontani dello stesso ambito musicale. E chi meglio della J&F Band può calarsi in un microcosmo tanto vario con un approccio scevro da ogni forma di “confine” sia nella scrittura che nell’arrangiamento che nel suonare?  Riprendiamo la strada maestra, e tornati sulla Route 66, arriviamo ad attraversare  le Grandi Pianure dove incontriamo The Rez: Active Resistance, abbreviazione di ‘The Reservation’, ovvero le terre in cui i nativi americani vennero cacciati dal governo degli Stati Uniti; tra queste moltitudini c’erano Cavallo Pazzo e Toro Seduto. ma anche outlaws come Bonnie & Clyde. Per  non dire degli omicidi nella casa della famiglia Clutter in Kansas, resa famosa da A sangue freddo di Truman Capote, imprescindibile ed impietosa fotografia del “sogno americano” visto dalla provincia americana. Diciassette minuti di musica senza schemi, pensata come se in studio sedesse sornione Duane Allman, con la sua chitarra appoggiata sulle ginocchia ad osservare la scena. Una jam aperta ed imprevedibile capace di suscitare emozioni nel suo incedere. La finale The Jaimoe Jam è una sorta di Bringing It All Back Home per l’ascoltatore, riprendendo i temi ascoltati in un disco che conferma sostanzialmente due cose; la creatività di questo combo formidabile, e la fortuna che abbiamo nel poter godere di una label come la Long Song Records, che lo ricordo è italiana ed emanazione del concetto di musica aperta, libera, non didascalica, che alberga nella mente di Fabrizio Perissinotto.

Rischiando di risultare ripetitivo nel confronti di opere del genere, mi resta solo da dire: Chapeau!!

I musicisti coinvolti in questo album della J&F Band sono:

JAIMOE: drums
JOE FONDA: electric and double bass,vocals
TIZIANO “TIZ THE WIZ” TONONI: drums, percussion, gongs
PAOLO “PEE WEE” DURANTE:piano, hammond, synth, mellotron
DAVID GRISSOM:guitar
JON IRABAGON:tenor saxophone
EMANUELE “5P” PARRINI:violin
BOBBY LEE RODGERS:guitar, vocals, backing vocals
CRAIG GREEN:guitar

Tracce

CD 1 (Songs):

Route 66

Star Motel

You Got Me Running

Formula One

Take the Highway

Lighthouse

CD 2 (Instrumentals)

Passion of a Man : The Mingus Medley – Funky Church, Noddin’ Ya Head Blues, So Long Eric, The Outer Space Guitar Symphony, Meditation on Integration, Generate Musical Chaos!, Sometimes We Swing!, Wednesday Night Prayer Meeting

The Rez: Active Resistence!

The Jaimoe Jam

 

 

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