I libri di Federico #29 – James Ellroy – Gli incantatori
Einaudi -2024 – Pagg. 612 – Traduzione di Alfredo Colitto

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Quando si apre un libro di James Ellroy si viene subito catapultati in mondo torbido dove la violenza e la corruzione la fanno da padroni. E anche in questo caso Ellroy non si smentisce.

Con una scrittura sincopata da togliere il fiato ci porta subito a Los Angeles, in una calda notte del 4 agosto 1962, notte nella quale si scopre la morte di Marilyn Monroe. A farlo è l’io narrante del re indiscusso degli investigatori di Hollywood, il sinistro e leggendario Freddie Otash.

Ma cosa ci fa Freddie O. nella camera da letto di Marilyn Monroe? Ha spiato Marilyn per conto di Jimmy Hoffa, il discusso capo del sindacato dei camionisti in odore di mafia, che voleva trovare prove dei rapporti proibiti tra l’attrice e i fratelli Kennedy, Jack il presidente e Bob il procuratore generale.

Ora viene ufficialmente incaricato dalla polizia per scoprire se l’attrice si è uccisa con una overdose di barbiturici o è stata eliminata per cancellare le prove di tali torbidi rapporti. Freddie O. diventa suo malgrado una pedina che si deve muovere in un complotto più grande di lui.

Si passa dalle enormi difficoltà economiche della Fox che con la produzione del film Cleopatra con Liz Taylor e Richard Burton sta raggiungendo il fallimento, per arrivare ad un numero consistente di inchieste dove la fanno da padrone deviazioni sessuali, politiche ed economiche e dove la moralità non si sa neanche che cosa sia. Freddie decide di andare fino in fondo anche a costo di mandare in frantumi un’icona e di trasformare in incubo il sogno della città degli angeli.

Questo romanzo è il più classico degli hard boiled, torbido, spietato, lacerante e brutale dove Ellroy ricostruisce alla sua maniera uno dei più grossi fatti di cronaca degli Stati Uniti. Da leggere assolutamente.

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